Coinvolgere le Associazioni nella gestione della Social Card. Il governo e la maggioranza lavorano a un diverso futuro per la carta acquisti destinata ai cittadini più poveri, attraverso una sperimentazione che veda gli enti caritatvii e più in generale l'associazionismo sociale impegnati nell'individuazione dei soggetti beneficiari e nell'erogazione della carta stessa nei comuni con più di 250mila abitanti.La Carta acquisti, lanciata nel 2008, ha funzionato fino ad ora in maniera assai parziale. "Proprio per questo, come Acli, abbiamo avanzato l'offeta di collaborare all'individuazione dell'area del bisogno e a partecipare alla gestione operativa del rilascio delle carte" dice Paolo Conti, Direttore Generale del Caf Acli. Proprio le Acli hanno elaborato una serie di proposte che sono state pubblicate il 22 febbraio u.s. in un incontro con il ministro Sacconi, la Caritas e la Cisl. Tutto ciò va nella direzione di allargare la platea dei beneficiari, e avvicinare i più poveri all'accesso allo strumento.