Il “Circolo pensionati” di Boves, con sede in piazza Borelli, lancia un appello alla partecipazione e a mantenere viva la struttura. Mario Cotta, membro del direttivo, dichiara: “Dopo il covid, la frequentazione al centro è davvero crollata. Siamo aperti dalle 14 alle 18 tutti i giorni, i nostri locali sono caldi e dotati di spazio bar e tavoli per il gioco delle carte, ma senza la presenza dei soci la nostra associazione rischia di non garantire più l’apertura”.
Il Circolo pensionati di Boves ha una storia ultra quarantennale; prima della pandemia era tutto pronto proprio per festeggiare questo traguardo, ma lo stop forzato ha bloccato tutto, forse anche l’entusiasmo. Per usufruire dei servizi del centro è necessario tesserarsi al costo di 15 euro annuali, che prevedono sia la tessera Acli, che permette di avere agevolazioni su numerosi servizi, sia l’ingresso al circolo.
Continua Cotta: “Abbiamo anche smesso, per ora, di organizzare le serate danzanti: purtroppo con le spese e la poca partecipazione rischiamo di non salvarci”.
Alcune ricerche evidenziano che le persone anziane vedono affievolirsi, con il passare degli anni, le occasioni di incontro con gli altri. I motivi possono essere diversi: la fine della propria attività lavorativa e l’inizio del pensionamento, la morte del partner, la creazione di un nucleo familiare autonomo dei propri figli e la diminuzione delle energie psicofisiche. Ecco quindi che uno spazio pubblico, autogestito, permette alle persone anziane di ritrovarsi al centro di una attività che li rende nuovamente utili al prossimo.
Il “Circolo pensionati” di Boves soffre come altri nei dintorni, ma spegnere una luce alle volte è più facile che riaccenderla. L’invito dei membri del direttivo è quello di “gettare nuova legna” per rendere il centro sempre più vivo e vicino alle esigenze dei più anziani.