MANOVRA SALVA ITALIA
..dal 2013 nuovo tributo su rifiuti e servizi
Notizia inserita il 11/01/2012
Tia e Tarsu, in pensione a partire dal 1° gennaio 2013, saranno rimpiazzate dal Res, il nuovo tributo locale su rifiuti e "servizi indivisibili" (vale a dire sicurezza, illuminazione e manutenzione delle strade) inserito nell'articolo 14 della manovra "salva-Italia" (decreto 201/2011). Cosa comporterà la new entry? In pratica il Res andrà a rafforzare il criterio del pago-vedo-voto su cui si fonda lo spirito federalista, vale a dire il legame diretto fra le tasse che vengono pagate localmente e la possibilità, per i contribuenti, di riscontrare direttamente l'efficienza dei servizi.
TIA E TARSU – A questo punto è bene spiegare perché il nuovo Res "assomiglierà più alla Tia che alla Tarsu", rivestendo quindi più il ruolo di una tariffa che di una vera e propria tassa. La differenza consiste "nei criteri di commisurazione del prelievo", vale a dire nella maniera differente di calcolare l'entità degli importi.Mentre la tassa rifiuti è calcolata sulla base dei metri quadrati dei locali e delle aree occupate dal contribuente, senza che si rilevi il numero degli occupanti, nel caso della tariffa la stessa è suddivisa in una quota fissa (rappresentata dalle spese generali sostenute per l'organizzazione del servizio ) e in una quota variabile (che deve avvicinare il prelievo al grado di fruizione del servizio pubblico da parte dell'utente). In estrema sintesi, mentre la tassa è applicata a prescindere dal numero degli utenti, basandosi quindi sui dati numerici relativi all'ampiezza delle aree, la tariffa tiene conto dell'intensità con cui si fruisce di un servizio.
SERVIZI INDIVISIBILI – Il gettito Res servirà a coprire i cosiddetti "servizi indivisibili", quelli, cioè, rivolti al bene dell'intera comunità, impossibili da frazionare sui singoli individui. Ne fanno parte, ad esempio, la sicurezza del territorio, la pulizia delle strade, la manutenzione e l'illuminazione delle aree. Su questa parte del tributo il 13esimo comma dell’articolo 14 interviene disponendo "una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, che i sindaci potranno, con deliberazione del consiglio comunale, aumentare fino a 0,40 euro, “in ragione della tipologia dell'immobile e della zona ove è ubicato".
SCONTI – Sono previste riduzioni tariffarie oltre a quelle già menzionate? Sì, ma non costituiscono obbligo per i Comuni, nel senso che i sindaci "potranno", e non "dovranno", istituire degli sconti, "nella misura massima del 30%", nel caso di:
-abitazioni con unico occupante
-abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo
-locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente
-abitazioni occupate da soggetti che risiedano, o abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno all'estero;
-fabbricati rurali ad uso abitativo.